Daniela Biocca, detta Bobiù, di Grottammare (AP), ha il 39 di piede e il passo dolce ma deciso di chi è nato fra le verdi colline marchigiane e le spiagge dell’Adriatico.
Laureata in Scienze Politiche a indirizzo internazionale, studia fra Bologna, Leuven (Belgio) e Perugia. Appena laureata, nel 2009, inizia a collaborare con l’ONG C.V.M. – Comunità Volontari per il Mondo a Porto S. Giorgio (FM), sempre nelle Marche. Con la stessa organizzazione parte per la Tanzania nel 2011 dove rimane fino al 2014, dapprima come volontaria in servizio civile all’estero e poi come rappresentante paese, lavorando al fianco di donne, ragazze e bambini impegnandosi nella promozione dei diritti delle donne e nel rafforzamento della loro condizione soprattutto attraverso l’educazione e il microcredito.
Nel febbraio del 2014 il cuore la porta però in Sud Sudan, dove si riunisce a Stefano. A Wau, nello Stato del Bahr-el-Ghazal Occidentale, si trova a gestire progetti incentrati su agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare ed educazione per l’ONG Mani Tese.
Dopo 4 anni in Africa e nel mondo delle ONG decide di incamminarsi alla scoperta di come vivono e lottano le attiviste che immaginano un altro ruolo per le donne nella famiglia e nella società contemporanea. Dopo aver vissuto ad Amman, in Giordania, per un anno e mezzo lavorando con le comunità e le donne del nord della Giordania, nel settembre 2017 si trasferisce a Londra con Stefano, dove attualmente sta seguendo un master alla SOAS (School of Oriental and African Studies) University of London in Labour, Social Movements and Development.